QUALCHE BUON
CONSIGLIO
SULLE VERNICI
IN BOMBOLETTA...
 

Ho imparato a mie spese che talvolta
alcuni buoni consigli possono risultare
DETERMINANTI
nella buona riuscita di un lavoro.

Molti, tra amici e conoscenti, hanno cercato di dissuadermi
dal verniciare da solo la carenatura della mia moto,
reputando la cosa troppo ardua e delicata per poterla
fare in proprio e sperare poi di ottenere risultati accettabili.

Siccome io sono "di coccio"
(nel senso che sono un po' testardino....)
non ne ho voluto sapere di lasciar perdere
e sinceramente ora, a lavori ultimati,
non me pento assolutamente.

Però, certo, se avessi avuto qualcuno in grado di darmi
validi consigli, avrei evitato di perdere tempo e soldi
durante alcune fasi importanti della verniciatura.

Visto che oggi c'è Internet, ritengo giusto dare ampia visibilità
ad alcune "dritte" che adesso, a cose fatte,
posso dare a qualche altro matto che, come me, vuol fare da solo.

Allora, tanto per cominciare è di importanza fondamentale
impiegare il giusto tipo di vernice, nel senso che
a prescindere dalla casa che la produce,
la vernice deve essere rigorosamente
di tipo ACRILICO.

Questo perchè (da quello che penso di aver capito)
la composizione chimica di questo tipo
di smalto è un qualcosa di vagamente "resinoso"
e quindi particolarmente resistente
a vari solventi ed a quant'altro possa in
qualche modo attaccare la vernice stessa.

La tinta acrilica inoltre (particolare non da poco)
sopporta senza problemi lo strato di vernice trasparente
che dovrà essere dato a lavoro ultimato.

Per quanto mi riguarda, dopo svariati tentativi
assolutamente insoddisfacenti da me effettuati con
vernici trasparenti in bombolette di varie marche e tipi
(tutte, più o meno, vanno in crisi se passate
sul bianco candido, lo fanno diventare quasi "giallino"),
ho dovuto ripiegare sul trasparente vero,
per capirci quello bi-componente che normalmente
usano i carrozzieri per le macchine,
che quindi viene anche "cotto nel forno".
Ebbene, con le vernici acriliche non si hanno sorprese
di nessun tipo, neanche durante la delicata fase della "cottura".

Quello del trasparente è stato l'unico intervento "esterno"
(ovvero non effettuato dal sottoscritto)
che ha subìto la mia carenatura,
ma non volevo rischiare di buttare al vento
quasi due mesi di certosino lavoro serale
(e si, il tutto l'ho fatta la sera, nei ritagli di tempo!!).

C'è stato comunque un elemento di rischio:
ho cercato in tutti i modi di trovare una vernice
viola-metallizzato che fosse il più possibile simile al viola
originale Honda che ho sul serbatoio
(che non ho toccato e non intendo toccare).
Il problema è stato che l'unico smalto realmente vicino
al colore originale non era acrilico, ma SINTETICO !!!!!!

Condizione, questa, di assoluto rischio,
perchè nel 90% dei casi lo smalto sintetico non regge
il trasparente, con il quale anzi interagisce molto male,
increspandosi in modo irreversibile.
Risultato: tutto da rifare.

Panico.
Suicidio assicurato.

Beh, devo dire che nel mio caso ho avuto una botta
di.....fondoschiena (diciamo così!!!) non indifferente,
nel senso che senza saperlo
(quindi per puro caso)
ho impiegato una vernice sintetica particolarmente
buona chimicamente (probabilmente non è un sintetico puro),
che ha retto alla grande sia
il trasparente che la successiva cottura.

Mi sento pertanto in dovere di pubblicizzare
spontaneamente questo prodotto che in assoluto
"merita", anche per il vasto assortimento di tinte
disponibili in catalogo:

Smalto sintetico spray KIKO
prodotto da
Arco Plastici S.p.A.
Via Traiano 29, Sambuceto (CH)
Tel. 085-4462232
Fax 085-4461803

Li ho anche contattati telefonicamente per
spiegazioni varie e devo dire che sono stati
estremamente cortesi e pazienti.

Ottimi risultati li ho ottenuti anche utilizzando
le famigerate bombolette

AUTOLAC
(quelle piccole, in formato 150 ml,
presenti nel 90% degli autoricambi d'Italia)
prodotte da
Italideal s.r.l.
Via S. Brigida 41, 10060 Roletto (TO)
Tel. 0121-542441.

Tutto OK anche con le vernici

UNIVERS COLOR

distribuite sempre dalla
suddetta casa piemontese.


Smalti che invece
NON
hanno superato l'esame
(ahimè, ne ho incontrati).

Primo fra tutti a non superare la prova del trasparente,
quindi da NON impiegare assolutamente per questo tipo di lavori,
è lo smalto (sintetico)

Spray Lineacolore
prodotto da
Italchimici Foligno

Attenzione poi ad un pericolo ancora più subdolo
nel quale io sono incappato rovinosamente,
ovvero gli smalti acrilici

Autocolor
prodotti da
MACOTA

Questo tipo di vernice, di per se, è OTTIMA
e tiene perfettamente tanto il trasparente quanto la cottura.
Ma ho dovuto buttare via (nel vero senso della parola)
la metà del prodotto che ho comprato.

Motivo?

Il diffusore (o ugello o polverizzatore che dir si voglia),
ovvero il "pulsantino" in cima alla bomboletta
sul quale si preme per fare uscire la vernice,
dopo aver usato la bomboletta un paio di volte,
prima comincia a polverizzare male, sputacchiando gocce
qua e la come niente fosse, e poi alla fine,
ciliegina sulla torta, si inchioda del tutto,
rendendo la bomboletta (ancora bella piena)
praticamente inutilizzabile.
Bella mossa!!!

Non voglio fare lo spaccone ma credo di saper usare
questo tipo di vernici, le ho maneggiate svariate volte in passato
e non ho mai avuto alcun problema.
E poi, se il problema fosse stato causato da un
mio uso improprio delle bombolette, avrei dovuto
riscontrare il medesimo inconveniente
anche su quelle di altre marche.
Cosa che, ovviamente, non si è verificata.
A nulla è servito, fin dall'inizio,
effettuare le previste operazioni di pulitura del diffusore
dopo l'uso (capovolgere e spruzzare fino alla
pulitura dell'ugello).
Niente da fare.

Una partita di ugelli difettosa?
Lo spero, ma in ogni caso non ricomprerò quelle vernici in futuro.


Bene, questo è tutto.
Non so se a qualcuno potranno mai servire
questi miei consigli, ma il solo fatto di averli resi di pubblico dominio
mi fa pensare che probabilmente qualcuno, forse, ne farà tesoro
ed eviterà di buttare soldi e tempo inutilmente.
Del resto aiutarsi vicendevolmente è uno dei primi doveri
(nonchè principio-base) di ogni buon motociclista.